conquistati dal male!____
10 RAGIONI PER ADORARE
· Perché solo Dio è degno di ricevere tutta la nostra lode e la nostra adorazione per sempre.
· Per dire grazie a Dio per tutto ciò che ci ha donato da prima che esistessimo.
· Per entrare nel segreto dell’amore di Dio, che ci si svela quando siamo davanti a lui.
· Per intercedere per tutta l’umanità.
· Per trovare riposo e lasciarci ristorare da Dio.
· Per chiedere perdono per i nostri peccati e per quelli del mondo intero.
· Per pregare per la pace e la giustizia nel mondo e l’unità tra tutti i Cristiani.
· Per chiedere il dono dello Spirito Santo per annunciare il Vangelo in tutte le nazioni.
· Per pregare per i nostri nemici e per avere la forza di perdonarli.
· Per guarire da ogni nostra malattia, fisica e spirituale e avere la forza per resistere contro il male.
TESTIMONIANZE DALLE CAPPELLE DI ADORAZIONE
PERPETUA PRESENTI IN TUTTA ITALIA
Dalle ormai cinquanta parrocchie in Italia ( già 6 in Toscana), in cui è nata l'Adorazione Eucaristica Perpetua(24H tutto l'anno), si innalza un coro unanime:
"E' un’esperienza straordinaria che rigenera la vita dei fedeli e della comunità” dice un adoratore di Roma.
Chi è diventato adoratore, cioè ha offerto un’ora alla settimana, affinché sia possibile l’adorazione 24 ore al giorno, 365 giorni l’anno, assicura che è davvero un’esperienza che anticipa la gloria dell’Eternità.
“Gesù vivo nell’Eucaristia ci incontra personalmente e ci dona il suo amore, ravviva la nostra fede, ci da un nuovo slancio per l’Evangelizzazione”, dice entusiasta un adoratore delle Marche.
“Ci troviamo di fronte ad un segno dei tempi, una nuova onda di grazia che sta lavando l’intera umanità, sta rigenerando e preparando la Chiesa ad una nuova Evangelizzazione”, dice un parroco del Veneto.
“Ho visto la mia parrocchia rinascere, i miei parrocchiani partecipano alle celebrazioni con un fervore nuovo e mai visto prima” dice un sacerdote della Sicilia.
“La parrocchia ha bisogno di una preparazione, ma poi la risposta dei fedeli è davvero impressionante”, dice un sacerdote della Toscana.
“Il progetto che abbiamo usato e lo schema per attivare l’adorazione Perpetua è davvero semplice e non grava sul parroco, ma attiva i fedeli e li responsabilizza, secondo il modello del Concilio una chiesa ministeriale, sacramentale e carismatica” dice un sacerdote del Lazio.
1Parrocchia SS. Trinità - Fiesso D'Artico (VE)
Testimonianze degli adoratori
I ragazzi ai quali faccio catechismo hanno sperimentato una nuova vita. Mentre all'inizio, quando gli ho proposto di fare dieci minuti di adorazione, molti di loro erano assai perplessi e dubbiosi su quanto avrebbero retto in silenzio, poi, passato il tempo della loro adorazione, sono venuti a dirmi di averci preso gusto e di voler riprovare. è nato il progetto girasole.
Da Dio abbiamo ottenuto molte grazie, alcune strepitose. La fatica nel mettersi in adorazione e nel portare avanti l'impegno per tre anni è stato pienamente ripagato.
è nata una più profonda conoscenza del Signore, che molti hanno seguito e poi si sono impegnati a testimoniarlo presso i loro amici e conoscenti.
L'adorazione è stata per me una fonte di vita rinnovata, che ha riempito e rigenerato il vuoto che il mondo lascia nei cuori. è stata un forte aiuto nel vivere i rapporti con gli altri; ho iniziato ad intercedere per il mondo giovanile.
L'adorazione è un punto di riferimento importante per persone provenienti non solo da questa parrocchia ma anche da tanti luoghi diversi, è un luogo dove attingere e dove “scaricarsi” dei propri pesi. Specie la notte ha una ricchezza straordinaria, avevo molte paure, ma varcata la soglia di casa le mie paure sono finite nel nulla per lasciare il posto ad una indicibile gioia, via via che mi avvicino alla cappella di adorazione.
è una “valvola di sfogo” dove posso dire tutto al Signore, senza timore e senza essere giudicato da lui. Non posso più fare a meno di adorarlo di trascorrere il mio tempo con lui.
è Dio stesso che provvede a comporre il mosaico della vita e dei tempi di adorazione, interviene quando ci sono problemi di riempimento di ore rimaste vuote. Ho ritrovato la forza nella mia sofferenza e nel dramma della malattia sentendomi avvolta dalla preghiera dei fratelli e dall'amore di Dio che ha alleviato le mie sofferenze.
Nei momenti critici della vita, se non hai la fede non c'è niente da fare. Ho trasformato in preghiera i miei problemi.
Bisognerebbe inventare l'Adorazione Eucaristica Perpetua, se non ci fosse. Un'ora solo è poco!
Gesù ha esaudito i desideri del mio cuore. La mia è una lode continua, intercedo perché Dio raggiunga tutti i cuori.
Esperienza entusiasmante.
Ha cambiato la mia vita ed il mio modo di pormi con Dio. Gioia interiore grande, mai provata prima.
Sono passato da una preghiera egoistica ad un'attenzione agli altri.
Ho Scoperto l'amore di Dio e la sua misericordia.
Se hai fede Dio ti ascolta e soddisfa anche le tue esigenze materiali. La fede è la chiave. Me lo hai promesso… lo devi dare.
Tante guarigioni fisiche. Mi costringo a pubblicizzare l'adorazione. Non riesco ad ascoltare, ma parlo sempre io.
Ho fatto una vita di turni, e mi sono detto che non avrei mai più fatto una notte! Sono adoratore della notte, è come una “droga”.
In un paese come questo… comunista, non avrei mai creduto!
Mi ha cambiato interiormente, sento di avere un amico che mi ama. Niente mi fa più paura. Vado avanti dritta, Gesù trova la strada.
Mi sembrava di salire una montagna, in tre anni e tre mesi non sono mai mancata, niente mi può fermare.
Per me Fiesso è un centro di irradiazione, ovunque vada parlo dell'Adorazione Eucaristica Perpetua.
Inizio dell'adorazione eucaristica perpetua
C'è gente che già da tre anni passa un'ora ogni settimana davanti al Santissimo.
La faccenda dell'Adorazione Perpetua è nata così: In una settimana di quaresima a tutte le Messe è venuto a parlare nella nostra Parrocchia di Fiesso d'Artico Don Alberto Pacini della basilica di S.Anastasia al Palatino in Roma. Questa Chiesa, che sorge in una delle zone più suggestive dei rioni di Roma, è dedicata all'adorazione perpetua. Com'era da aspettarsi, parlò della sua esperienza di Adorazione. E alla fine fece una proposta: “Perché no, anche qui?”
Circa 200 persone aderirono alla sua proposta e si impegnarono davanti al Signore.
Il tabellone con le 168 ore della settimana cominciava e riempirsi. Vedendo quanto la gente fosse disponibile, si cominciò a pensare che fosse proprio possibile realizzare l'adorazione e si fissò una data: la Domenica “Laetare” 10 Marzo 2002.
Venne quel giorno. Alla processione, dopo la messa delle ore 11 c'era la chiesa stipata. Il canto di adorazione riempiva la chiesa. A mezzogiorno il Signore fu esposto sull'altare della Cappellina e da quel momento cominciarono ad alternarsi gli adoratori.
Non hanno più smesso, e sono passati tre anni.
Dopo tre anni l'Adorazione perpetua ha messo radici profonde nella vita parrocchiale.
Prima di tutto abbiamo visto che l'Adorazione è per tutti: chi sostiene questo impegno è la gente semplice delle nostre comunità, né più santa né più impegnata di tante altre.
Lo straordinario sta in questo: non hanno preso il loro impegno come un dovere, né come un atto eroico. Abbiamo visto la forte azione del Signore su tutti quelli che si rivolgono a Lui. In primo momento alcuni lo facevano perché si sentivano in dovere (i buoni cristiani sentono sempre l'obbligo di partecipare a tutte le iniziative che il parroco – siano valide o no – propone loro) poi hanno scoperto che il Signore è veramente vivo e consola, illumina, dà forza alla vita. All'inizio si sentiva qualche brontolamento, ora non più.
Qualcuno parla di grazie e di miracoli e noi ne siamo felici con loro. Ma ciò che è meraviglioso, ciò che diventa il gran segno di Dio è il conforto e la speranza che, davanti all'Eucaristia, molti ricevono. Confrontando la loro vita con il passato molti possono dire: “Non mi riconosco più”
Ci sono poi tante associazioni in Parrocchia e ciascuna sente il bisogno di difendere la propria identità ma di fronte al Signore esposto sull'altare non ci sono più differenze: tutti sono davanti all'unico Signore.
Ci sono anche tante situazioni nelle famiglie. Orari impossibili e rapporti malati. Tutto passa davanti all'altare. è commovente vedere gente che, dopo essere stata fuori di casa dieci e più ore tra lavoro e trasferta, trova ancora tempo, nella serata, di passare davanti al Signore, aggiungendo magari alla preghiera un buona confessione.
Non è più il Parroco il centro della Parrocchia ma è Gesù nell'Eucaristia. Qualcuno può trovarsi in situazione di conflitto con il Parroco e fargli il muso, ma non sa rinunciare all'incontro con Gesù: è Lui il vero Pastore della Parrocchia.
La gente arriva da tutti i paesi attorno e anche da più lontano. Molti si rammaricano che nella loro Parrocchia non c'è questa grande risorsa. Molti riescono pure a convincere i loro parroci di fare almeno qualche ora di adorazione nella Chiesa Parrocchiale.
Questa grande grazia che ci è stata fatta sta annunciando a molti Sacerdoti una cosa grande: l'Adorazione è possibile. La gente non si tira indietro di fronte a questo atto d'amore verso il Corpo di Gesù. Occorre, certo, un po' di coraggio ed anche un po' di rodaggio ma è un'opera che il Signora vuole e benedice.
Tutto questo conferma la Parola profetica di Papa Giovanni Paolo II: “ La Chiesa e il mondo hanno grande bisogno di questo culto eucaristico. Gesù ci aspetta in questo sacramento dell'amore. Non risparmiamo il nostro tempo per andare ad incontrarlo nell'adorazione, nella contemplazione piena di fede e pronta a riparare le grandi colpe e i delitti del mondo. Non cessi mai la nostra adorazione”.
“...Ho appreso con viva soddisfazione che nella parrocchia di Fiesso d'Artico sta per essere avviata una ‘adorazione perpetua effettiva, cioè giorno e notte, per tutti i giorni della settimana e che l'importante iniziativa di preghiera ha trovato pronta e generosa risposta da parte dei fedeli… Di tutto cuore appoggio ed incoraggio l'iniziativa col fervido auspicio che siano sempre più numerosi i fedeli che accoglieranno l'invito di farsi adoratori di Gesù Eucaristia per cercare l'intima comunione di vita con Lui e condividerne l'anelito di Salvatore del Mondo finché ogni uomo possa giungere alla conoscenza di Dio e adorarlo in spirito e verità.
S. E. Mons. A. Mattiazzo (Vescovo Ordinario di Padova).
2Parrocchia Ss. Gregorio Barbarigo e Maria Goretti - Mestre (VE)
Testimonianza di Stefano ricercatore universitario di 30 anni che fa adorazione dalle 3 alle 4 del mattino:
“Non so dire come mi sia nato il desiderio di fare Adorazione Eucaristica. So, comunque, che adesso tengo molto a quell'ora settimanale in cui posso stare a tu per tu con Gesù. E' un'ora in cui riscopro me stesso, perché davanti a chi ti ama di amore eterno non si ha paura di mostrare il proprio vero volto. E' adorando Gesù che ho imparato ad accettare me stesso, i miei limiti e le mie debolezze; davanti a Lui rassicuro il mio cuore perché Egli è più grande del mio cuore".
Stefano – S. M. Goretti
Testimonianza di Daniele che andava a lavorare come saldatore alla Fincantieri dopo l'ora di Adorazione, è morto a maggio ma il suo ricordo è ancora vivo in mezzo a noi:
“Mi chiamo Daniele sono un papà giovane e provengo dalla Sicilia. Abito in zona con mia moglie e tre bambini piccoli. Trovare tempo con tre bambini è molto difficile, ma importante è impegnarsi a trovarlo. Per questo faccio Adorazione dalle 4 alle 5 del mattino di ogni martedì. In questa ora mi incontro con Dio per parlargli, ringraziarlo, lodarlo e soprattutto adorarlo per quanto grande sia Lui. A volte faccio la mia ora di adorazione in silenzio per riflettere sugli errori che la vita ci provoca e solo dopo riesco a trovare la soluzione. La mia vita, da quando faccio Adorazione si è trasformata, la mia fede si è rafforzata e vivo i miei momenti difficili in pace e in amore”.
Daniele – S. M. Goretti
3Parrocchia S.Sebastiano - Thiene (VI)
Un po' di storia
Giugno 1991
Si vuol proporre in parrocchia un'esperienza di fede: “ le cellule parrocchiali di evangelizzazione” è un metodo che necessita, come ogni cosa, del soffio vitale dello Spirito Santo. Si piegano allora le ginocchia, ci si mette in preghiera e si da avvio all'Adorazione Eucaristica, anche se l'estate è alle porte.
Si comincia con un impegno soprattutto pomeridiano e serale, si aggiungono poi alcune mattinate. I fratelli che si alternano sono 60-70,è un piccolo fuoco che via via scalda molti cuori. Si continua così fino al 2002.
Dicembre 2002
Don Alberto Pacini, predicatore e rettore della chiesa di S. Anastasia a Roma dove aveva già avviato l'Adorazione Perpetua, è presente nella nostra parrocchia per una settimana Eucaristica.
Illumina, incoraggia, sollecita, testimonia le meraviglie di Dio proponendo anche a noi l'Adorazione a Gesù Eucaristia, giono e notte. L'assemblea è molto attenta, si raccolgono buoni consensi.
26 Gennaio 2003
La parrocchia festeggia il XXV anno di vita e il santo patrono. è in questa occasione che si prende coscienza del grande dono che il Signore ha riservato alla comunità. Si dà inizio solennemente all'Adorazione perpetua.
Oggi sono circa 280 i fratelli titolari di un'ora di Adorazione settimanale che si alternano davanti a Gesù Eucaristico, giorno dopo giorno, notte dopo notte.
Sono persone di ogni età ed estrazione sociale, della parrocchia ma anche dei paesi limitrofi, sono presenti a titolo personale ma anche in rappresentanza di gruppi, associazioni, movimenti.
Questa loro presenza permette a tantissimi altri di aggiungersi. Si nota una buona presenza nelle ore del mattino, prima del lavoro o anche più tardi. Numerose presenze anche il sabato e la domenica pomeriggio.
I fratelli raccontano: Non so spiegare cosa succede nell'ora di adorazione però so che qualcosa in me si trasforma, si fa forza, disponibilità apertura verso gli altri, il mondo. So solo che per cogliere questa impercettibile e discretissima presenza di Dio non occorre essere asceti, bravi, pieni di virtù, di talenti e per me questo è di una consolazione infinita e benedico Dio della mia debolezza.
Grazie
Elia
4 Parrocchia S. Maria Madre della Divina Provvidenza a Monteverde - Roma
Sabato 17 ottobre 2009 monsignor Giovanni d'Ercole ha animato nella parrocchia Santa Maria Madre della Provvidenza di Roma un incontro sull'Adorazione eucaristica.
L'occasione era l'inizio del 6° anno di adorazione eucaristica perpetua nella nostra parrocchia, un miracolo che continua e non fa diminuire lo stupore per le grazie che riversa sulle persone e sulla comunità. La Chiesa era gremita sia per l'incontro, alle ore 20, sia per la solenne concelebrazione eucaristica alle 21.
Ringrazio il Signore per questo suo dono chiesto a Lui con fede e perseveranza dal nostro parroco don Gian Matteo. In questo anno si rafforza in me il desiderio di chiedere con fede che esso possa essere esteso a tutte le parrocchie. Prego perché i laici che ne sentono parlare e che forse sono costretti ad andare in altre parrocchie per trovare la chiesa sempre aperta per adorare il Signore trovino la forza di chiedere questo dono ai loro parroci.
Ma, in questo anno sacerdotale, prego perché i sacerdoti possano comprendere la portata magnifica di questo dono per rigenerare la loro parrocchia e non si scoraggino di fronte alle persone che mancano e ai turni non coperti. Il Signore non si fa battere in generosità da nessuno.
Possiamo raccogliere l'invito che don Giovanni d'Ercole ha fatto sabato scorso e che già era contenuto nel Documento sulla maternità e paternità spirituale per i sacerdoti della Congregazione per il clero, di adottare nella preghiera un sacerdote.
Potremmo anche non conoscerlo ma chiedere per lui grazie e sostegno nell'esercizio del suo ministero. E che abbia il coraggio per gettarsi in questa avventura. Il Signore farà portare frutto alla nostra preghiera attraverso i suoi ministri e in tutto il mondo so eleverà ininterrottamente una lode a Dio, Padre di misericordia.
Anna Rita
Venerdi 26 ottobre 2007 abbiamo iniziato il quarto anno di adorazione eucaristica perpetua con una veglia di preghiera e adorazione comunitaria. Il miracolo di questa meravigliosa esperienza continua, come ha voluto sottolineare il nostro parroco don Gian Matteo. Questo momento di preghiera ha coinciso inoltre con le celebrazioni per i 70 anni della nostra parrocchia, Santa Maria Madre della Provvidenza nel quartiere Monteverde a Roma. Ringraziamo il Signore e la Madonna che continuano a sostenere gli adoratori in questo servizio e per le grazie di cui ha ricolmato la nostra comunità in questi anni.
Anna Rita
Nella Parrocchia di Santa Maria Madre della Provvidenza (Monteverde) a Roma, l'adorazione eucaristica perpetua è iniziata il 15 ottobre 2004, proprio in occasione dell'inizio dell'anno eucaristico voluto dal Papa.
E' un anno indimenticabile; le grazie, personali e comunitarie, sono davvero tante. Le mie ore di adorazione sono nella notte e questa circostanza ha reso ancora più forte, data la pace e il silenzio assoluti, avvertire la presenza di Gesù nell'Ostia consacrata. Non ringrazierò mai abbastanza il Signore per questa opportunità unica che mi dona tutte le settimane, e ogni volta che posso, di farsi trovare sempre presente, lì, pronto ad accogliermi e ad aiutarmi a portare i miei pesi e a moltiplicare le gioie. Lode al Signore.
Anna Rita
5 Parrocchia S. Maria Assunta - Lagaro (BO)
Inizio dell'Adorazione Eucaristica Perpetua
Il 3 aprile 2005, nella piccola chiesa di Lagaro di Bologna è iniziata l'adorazione eucaristica perpetua. La parrocchia comprende poco più di mille abitanti sulle colline dell'Appennino tosco emiliano e insieme, con la collaborazione delle comunità vicine, si è voluto dare un segno forte in questo anno dedicato all'eucaristia.
L'adorazione perpetua ha avuto inizio dopo qualche ora dopo ritorno alla casa del Padre di papa Giovanni Paolo II che al riguardo così si espresse durante il congresso eucaristico internazionale di Siviglia nel 1993: “Spero che il frutto di questo congresso abbia come risultato lo stabilirsi dell'adorazione eucaristica perpetua in tutte le parrocchie e le comunità del mondo”.
Godere della presenza reale di Gesù 24 ore su 24 per tutti i giorni della settimana sicuramente è il dono per eccellenza per una zona pastorale come il vicariato e anche per la parrocchia dove ha luogo l'adorazione; inoltre i credenti, assicurando a turno un'ora fissa alla settimana, come custodi dell'eucaristia, hanno modo di sperimentare la gioia di cosa veramente significhi lavorare insieme per l'evangelizzazione. Gli adoratori, infatti, dall'esperienza dello stare con Gesù eucaristia si trovano automaticamente coinvolti come testimoni diretti della risurrezione di Gesù.
Quella testimonianza, che rischia purtroppo di essere circoscritta solo a quanti esercitano un qualche ufficio in parrocchia, ora comprende persone che fino a poco tempo prima erano lontane dalla fede. L'adorazione eucaristica perpetua permette così di lasciare sempre acceso il motore della fede in una comunità cristiana che va dal bambino all'anziano. Prendendosi cura tutti i giorni, insieme, di quel Gesù risorto che è Dio con noi, la comunità riesce a dare sapore a tutte le molteplici attività umane, grazie a quel credente che sta solo davanti a Gesù a nome di tutti!
E' sicuramente un grande servizio l'adorazione, ma a maggior ragione se perpetua: gli adoratori infatti esercitano una grande carità verso i loro fratelli, perché a qualsiasi ora del giorno e della notte danno la possibilità a chiunque entri in chiesa, di godere del Santissimo Sacramento esposto: chi adora non si fa solo custode ma esercita la carità vera, quella teologale, cioè presentare Gesù in persona a coloro che lo cercano entrando in cappella.
Anche l'eucaristia domenicale viene vissuta con maggiore intensità: da quelli che già vi partecipano regolarmente, in quanto l'adorazione ha fatto riscoprire in loro il senso della presenza reale che avevano smarrito, e anche da quanti si sono allontanati da tempo: costoro attraverso l'impegno fisso dell'ora di adorazione alla settimana sentono il bisogno di giungere pur lentamente a nutrirsi del pane eucaristico.
All'interno dell'adorazione perpetua non si deve tralasciare il significato profondo della preghiera di notte; chi fa adorazione di notte scopre maggiormente la bellezza dell'intimità con Gesù, facilitata da quel silenzio assoluto che è preludio all'incontro con Dio. Se poi essere cristiani significa essere figli della luce, a maggior ragione la notte è il tempo favorevole per far risplendere quella luce che è Gesù risorto e per allontanare tutte le tenebre di peccato che fanno guerra all'uomo.
A riguardo alcune madri della parrocchia hanno pensato di coprire qualche ora del sabato notte per lottare contro quelle tenebre del male che attanagliano i loro giovani figli: questo conferma quanto il grado di umanità e di civiltà in un paese sia direttamente proporzionale alla preghiera fatta davanti a Gesù esposto.
Al recente congresso eucaristico internazionale svoltosi in Messico nell'ottobre del 2004, si è dato risalto all'adorazione eucaristica dei bambini . E' la scommessa e lo scatto in avanti che la parrocchia ha voluto fare nella catechesi: il catechista educatore non deve parlare solo di Gesù, ma deve condurre il bambino da Gesù. Non si fa solo adorazione con l'intera classe al termine dell'incontro settimanale, ma il bambino va a fare visita a Gesù anche fuori orario, caso mai prima della scuola, guidando pure la mamma a un'esperienza di fede impensabile fino a poco tempo prima: i ruoli si sono invertiti, facendo del bambino eucaristico un vero educatore.
Infine a me parroco spetta la gioia di non dire più che la Messa è finita, in quanto ad ogni ora c'è sempre qualcuno che continua quell'eucaristia venendo alla fonte ad attingerne frutti di vita perché niente vada perduto.
Ho iniziato questo articolo citando Giovanni Paolo II, uomo eucaristico, lo chiudo con le parole di papa Benedetto XVI del 20 aprile scorso, perché motivano la scelta pastorale per un vicariato e una parrocchia, dell'adorazione perpetua: “A tutti chiedo di intensificare nei prossimi mesi l'amore e la devozione a Gesù Eucaristia e di esprimere in modo coraggioso e chiaro la fede nella presenza reale del Signore”.
Don Roberto Pedrini
6 Parrocchie S. Gaetano – Conaprato e S. Nicola – Penne (PE)
Dal 2 aprile 2006 nella città di Penne c'è l'Adorazione Eucaristica Perpetua. Mi è stato chiesto di raccontare com'è nata.
Semplicissimo! A ottobre del 2005 telefonai a don Alberto Pacini a Roma (che ha l'adorazione perpetua nella chiesa di Santa Anastasia) per chiedergli una predicazione nella mia parrocchia di San Gabriele a Penne. Egli rispose di non poter venire perchè occupato, ma mi diede il numero di telefono di un giovane sacerdote della diocesi di Bologna, don Roberto Pedrini.
Quando don Roberto venne a predicare la settimana dell'Eucarestia a Gennaio 2006 avevo progettato una settimana del tutto parrocchiale per ravvivare la fede in Gesù Eucaristia e animare le ore di Adorazione che gia facevamo il mercoledì e venerdì.
Non immaginavo neppure lontanamente le conseguenze di quella settimana Eucaristica.
Io, don Roberto, Padre Justo e le Suore "Figlie di Nostra Signora dell'Eucarestia", insieme a Padre Orazio, cappuccino di Penne, portammo Gesèù Eucaristia dovunque nelle case, dagli ammalati negli ospedali, in tutti i corridoi, reparti, le camere....presso ogni malato Gesù sostò e diede la Sua benedizione; passammo presso gli anziani della casa di riposo, presso gli ultimi della città che per Gesù sono i prediletti e (mai l'avrei immaginato) portammo Gesù nel cimitero, presso ogni tomba a proclamare la fede della Resurrezione.
Quella settimana richiamò nella parrocchia così tanta gente di altre chiese vicine che pensai di comunicare questa grazia anche ai confratelli parroci e creare un movimento di Adorazione per tutta la città di Penne. La risposta di don Giorgio, padre Orazio, don Celestino, parroci di Penne, fu positiva ed entusiasta e la predicazione di padre Justo (che si dedica a tempo pieno all'Adorazione Perpetua) nelle parrocchie di Penne attirò duecento nuovi adoratori.
I coordinatori laici lavorarono con impegno per circa un mese per distribuire gli adoratori in tutte le ore della notte e del giorno. Noi sacerdoti della città abbiamo ritenuto opportuno che l'adorazione di giorno si svolga presso la chiesa di San Nicola, centrale e accessibile ai giovani e agli anziani dalle ore 8.00 alle 22.00, mentre l'adorazione notturna si svolge presso la chiesa di San Gabriele dalle 22 alle 8.
Così Gesù Eucaristia è adorato nella nostra città notte e giorno con turni in cui siano presenti due persone ogni ora. Il 2 Aprile 2007 abbiamo celebrato il I Anniversario dell'Adorazione Eucaristica Perpetua: è intervenuto il Vescovo di Pescara a benedire quest'iniziativa definendola “il cuore della Diocesi”. Un Cenacolo permanente di preghiera per ottenere da Gesù una Nuova Pentecoste sulla Chiesa, per una nuova Evangelizzazione".
I frutti gia si intravedono in tante testimonianze in cui si parla di cuori sanati, coppie in crisi guarite, cristiani "lontani" che ritrovano la fede, la riscoperta della preghiera come l'esperienza dell'Amore sanante di Gesù!
Don Luciano Volpe
7Parrocchia S. Gaspare del Bufalo - Roma
Primo anno del Gruppo di adorazione eucaristica perpetua
E’ trascorso un anno da quando la nostra tenda accoglie di giorno e di notte tutti i fedeli che in qualche modo vogliono incontrare Gesù Eucaristia per poter vivere un’esperienza personale. Il 21 ottobre 2006, con timore ma con tanta fiducia in Dio, durante i festeggiamenti di San Gaspare del Bufalo a cui è stata dedicata la parrocchia, abbiamo iniziato ininterrottamente l’adorazione eucaristica perpetua.
Il Signore si è scelto un luogo veramente accogliente, la nostra cappellina, una vera bomboniera, invitante per la preghiera silenziosa ma capiente anche per la preghiera comunitaria.
Abbiamo subito incontrato le prime difficoltà a causa di alcune ore della settimana rimaste non coperte soprattutto nella notte; ma dopo solo una settimana, avevamo garantito 318 ore di adorazione settimanale a fronte di 168 (il minimo indispensabile) e in poche settimane siamo riusciti a coprire tutte le ore della settimana.
Sono cominciati i primi commenti, alcuni tendenti a migliorare il servizio, altri a creare una migliore condizione di permanenza dinnanzi a Gesù Sacramentato, ma assolutamente tutti abbiamo realizzato e provato personalmente il dono che il Signore ci ha fatto.
Abbiamo trascorso tutto l’inverno 2006 maturando la nostra esperienza davanti a Gesù iniziando ogni primo venerdì del mese con la partecipazione alla celebrazione eucaristica seguita da una breve adorazione con la Benedizione di Gesù Sacramentato che passava tra i banchi della chiesa per darci coraggio e maggiore vigore ed ecco che , come spuntano i fiori in mezzo al prato, abbiamo cominciato anche noi, seppure pieni di timore, ad uscire allo scoperto dalle normali abitudini quotidiane.
Nella notte tra venerdì 23 marzo e sabato 24 marzo tutte le realtà della parrocchia, gruppi e movimenti, hanno partecipato ad una veglia di preghiera “La famiglia fonte di vita e di pace”, iniziata alle ore 22.00 con l’adorazione eucaristica presieduta dal parroco don Giuseppe, seguita alle ore 24.00 dalla celebrazione eucaristica presieduta dal vice parroco don Mimmo, il quale era particolarmente emozionato poiché per la prima volta nella sua vita sacerdotale celebrava l’Eucaristia nel cuore della notte. Alle ore 2.00 abbiamo meditato la passione di Gesù attraverso la Via Crucis e alle 4.00abbiamo recitato il Rosario della Pace.
E’ stata per ciascuno di noi un’ esperienza indimenticabile e tutti speravamo nel nostro cuore di poter rivivere ancora un momento così intenso e vario di preghiera. Ma Gesù è proprio geloso per l’amore che ci vuole, ci ha voluti tutti con lui e subito; don Giuseppe infatti ci ha incoraggiato a prepararci per la notte di Giovedì Santo, 5 aprile, una notte piena di meditazione silenziosa e di ricerca personale del colloquio con Gesù.
Dopo questa seconda esperienza, abbiamo compreso cosa volesse dire salire sulla barca con Gesù e prendere il largo, per fare , come Lui vuole , nuove esperienze. Il 9 giugno, in occasione della solennità del SS. Corpo e Sangue di Cristo, abbiamo partecipato alla prima maratona eucaristica, un grande movimento di adorazione in sette chiese di Roma, che ogni giorno si sono passate l’un l’altra la testimonianza di un fervente amore per Gesù Eucaristia, conclusasi con una solenne celebrazione Eucaristica nella basilica di Santa Anastasia, dove, come ultima tappa è avvenuta la consegna del candelabro a sette bracci.
Non molti giorni dopo, il 30 giugno, abbiamo partecipato alla Adunanza eucaristica: un’esperienza unica, una notte veramente speciale; la presenza di numerosi gruppi e associazioni e soprattutto giovani, ha trasformato il suolo del Circo Massimo, luogo che vide la suprema testimonianza del martirio dei primi cristiani di Roma, in una cattedrale sotto le stelle, un luogo speciale di preghiera sotto una tenda.
Abbiamo sentito poi il desiderio di unirci con la preghiera al dolore del rapimento di padre Bossi e il 13 e il 19 luglio abbiamo preparato un incontro di preghiera per la sua liberazione. Le prime riflessioni furono: “Come è bello poter pregare di notte davanti a Gesù nella nostra parrocchia che è missionaria (i nostri sacerdoti sono missionari del Preziosissimo Sangue), per un sacerdote missionario.”
E’ passata l’estate e per noi non è cambiato nulla , ci siamo solo ritemprati nel corpo per poter meglio affrontare ed offrire una grande alternativa alla manifestazione della notte bianca, che si è svolta per la quinta volta a Roma, con la Veglia Bianca che ha avuto come motto: “La notte bianca è lenta… la Veglia Bianca è rock”.
Don Giuseppe ci ha proposto di far animare l’adorazione notturna da tutti i gruppi parrocchiali secondo il proprio carisma, si è pregato per i giovani, per le vocazioni, per i governanti, per i poveri e soprattutto per le famiglie; centinaia di persone, giovani, anziani, bambini, si sono fermate per ore in adorazione davanti all’Eucaristia.
La domanda più ricorrente: “Quando ci sarà un’altra notte come questa?” Siamo arrivati nuovamente ai festeggiamenti del nostro San Gaspare ed è trascorso un anno completo di Adorazione perpetua.
E’ tempo di fare anche due conti: siamo passati da 318 ore di adorazione settimanali a 524 ore; non possiamo nascondere che le difficoltà ci sono sempre,soprattutto durante le ore notturne ma ora abbiamo la certezza che Gesù è con noi nella nostra tenda e con il gruppo di adorazione San Gaspare, che è già pronto a salpare per nuove mete ed esperienze.
Gruppo adorazione eucaristica perpetua S.Gaspare del Bufalo.
8 Parrocchia Ss. Cornelio e Cipriano - Carnate (MB)
Caro Don Juan,
ho un desiderio grande di poter scrivere la mia esperienza all’Adorazione Perpetua che lei, con noi e tanti fedeli ha ardentemente desiderato.
Il mio cuore è talmente pieno di Gioia, che scoppia se non provo a mettere per iscritto quanto provo per poterlo comunicare agli altri.
Il 27 gennaio 2008 è stata una data che tutti i cittadini di Carnate dovrebbero cerchiare sul proprio calendario, perché principio di una nuova ripartenza. Segno di questo è stato l’aver festeggiato la festa della Famiglia, animata dalle tante giovani coppie della comunità di Carnate a cui sta a cuore poter testimoniare la propria sponsalità, che si eleva all’ennesima potenza, quando Dio è al centro.
L’avvio del corso pre-matrimoniale, a cui 13 coppie stanno partecipando, futuro del nostro paesello e poi, dulcis in fundo, il 27 è la data d’inizio dell’Adorazione Perpetua, così che ad ogni ora del giorno e della notte, per tutte le ore della settimana e del mese e dell’anno, ci sarà qualcuno che prega per Carnate, per i cuori di ciascun abitante, per ciò che sta più a cuore ad ogni sposo/a, ogni papà, ogni mamma, ogni fratello…per ogni malattia, per ogni sofferenza, per ogni vuoto riempito a vuoto, per ogni affanno, per ogni anziano lasciato solo, per quella vita che ha perso senso e può ritrovare il senso…, per…
Questo non può essere che meraviglioso, perché grandi Grazie riceverà il nostro paese!!!!!!
Quel giorno sono stata una delle prime adoratrici; quella notte ho puntato la sveglia all’1.40, ero emozionantissima, mi sono vestita in fretta e giù veloce per le scale per poter prendere l’auto e raggiungere Carnate alta.
In auto mi scendevano lacrime di gioia, sembrava il giorno del mio matrimonio, in cui non vedi l’ora di arrivare in Chiesa per incontrare il tuo futuro sposo. Quella prima notte stranamente era caldissima, con un manto di stelle che brillavano in cielo e con un infinito silenzio tutto intorno a me.
Ho scelto di adorare nelle ore notturne proprio per questo silenzio, fuori e dentro me, perché in quelle ore non mi distraggo dalla lavatrice che devo fare quando torno a casa, o da ciò che devo cucinare, o dagli impegni missionari che ho col mio sposo, ecc. ecc.
Dal fondo di via Barassi, scorgo da lontano una lucina accesa, è lì la cappellina dell’Adorazione.
Che bella!!! Piccolina, familiare, rimessa a nuovo per l’occasione.
Al mio arrivo chissà perché, mi aspettavo che l’orante dell’ora precedente fosse una persona anziana, invece prima di me c’è un giovane studente universitario che mi accoglie ogni volta con un sorrisone e con degli occhi purificati dal tempo trascorso con Gesù Eucaristia.
Poi Stefano è andato via e puff, io sola con lo Sposo per Eccellenza, con una Persona che è Dio, io entrata nell’Eterno, in cui tutto, tempo e spazio da qui partono e qui ritornano; l’incredibile semplicità di questo Mistero spiega ogni cosa della mia vita, in questo silenzio tutte le cose emergono nella loro purezza e tutto è bello, è grande, qui vive la pienezza, sgorga la fede, fiorisce la Gioia!!!
Prego per Carnate, consacro tutti alla Madonna e tutti in un attimo siete qui, in cappella con me, perché vi porto nel cuore che batte per tutti in questo momento e nel mio cuore mentre prego, vi incontrate con Dio. Mi sento parte di un tutto, di un organo che pulsa chiamato a dare vita a tutte le membra, mi sento parte di una famiglia, la famiglia degli adoratori che si offrono perché il Cuore di Gesù possa pulsare e dare vita a tutto il Suo Corpo che è la Chiesa e tutti noi abitanti di questa città, di questo Nazione, di questo Mondo.
Signore stendi la tua mano di pace sul sonno di ciascuno perché al risveglio, pur solo per un attimo, possano rivolgere un suo pensiero a Te che inauguri un giorno nuovo, che fai sparire le tenebre, che spalanchi un giorno fissato da tutta l’eternità…!
Il citofono suona alle 3, è Davide che un po’ assonnato, mi da il cambio d’ora; sì, è passata già un’ora in un attimo, mentre Dio mi Sposava a se , al Suo cuore, per poi raggiungere Ciro il mio sposo, luogo per me di via, verità e vita.
Mi allontano; la lucina della cappella resta accesa, sempre accesa, e lì Qualcuno attende anche te, non è importante che tu Lo ami, è importante che tu capisca che Lui TI AMA.
Siate fuoco... Sia Lui il centro sempre.
Raffaella E. C.
9 Parrocchia Santi Pietro e Paolo - Trieste
Carissimi fratelli e sorelle, mi chiamo Ombretta e sono la coordinatrice della fascia serale dell’Adorazione Perpetua nella nostra parrocchia. Mi è stato chiesto di scrivervi una testimonianza sulla nostra Cappellina di Adorazione e con gioia condivido con voi i miei ricordi e la mia esperienza.
Mi sembra un po’ strano parlare di quando l’Adorazione Perpetua nella mia parrocchia non c’era ancora. E’ come se la nostra Cappellina ci sia sempre stata. Quando si ama tanto qualcosa o qualcuno è come se questo fosse sempre stato con noi, come se l’avessimo conosciuto da sempre.
Eppure in realtà un inizio c’è stato e cercherò di riassumere brevemente la nostra storia.
R icordo che era l’anno 2002 e da poco era arrivato nella nostra parrocchia come parroco don Fabio Ritossa. Egli aveva proposto varie iniziative nuove per la nostra realtà, una delle quali, le Cellule Parrocchiali di Evangelizzazione, aveva entusiasmato una parte della nostra comunità e cominciava a muovere i primi passi nella parrocchia.
Quando cominci ad impegnarti sul serio nell’evangelizzazione, come in ogni altro servizio che il Signore Gesù ti chiede, senti che non puoi trovare da solo la forza per compierlo, senti che hai bisogno di passare più tempo con il Signore per attingere da Lui tutto l’amore, la dedizione, la perseveranza di cui hai bisogno.
Don Fabio iniziò così a proporre alla comunità dei momenti di Adorazione la domenica pomeriggio. Fu durante uno di questi che personalmente ebbi la mia prima esperienza di adorazione di preghiera davanti ai Santissimo e percepii chiaramente la presenza piena di Amore e di misericordia del Signore, che era lì anche per me.
Troppe volte, durante le Sante Messe, alle quali ho sempre partecipato con devozione e impegno, avevo accolto con superficialità la presenza del Signore nella Santa Eucaristia. Troppe volte, ora me ne rendevo conto, il mio cuore era rimasto quasi insensibile all’immenso dono di Amore che Gesù continuamente riversa su me e su tutti attraverso l’Eucarestia.
Ricordo che quelle due ore di Adorazione la domenica pomeriggio hanno significato molto per me e mi hanno aiutato a crescere nella mia fede.
Fortunatamente don Fabio nutriva già da tempo nel cuore un desiderio più grande. Il nostro parroco era a conoscenza dell’esistenza in alcune parrocchie del Veneto di Cappelline di Adorazione Perpetua e le aveva già visitate personalmente.
Egli rimase molto colpito da questa bellissima forma di preghiera che sale incessante e continua al Signore ad ogni ora del giorno e della notte come anche rimase colpito dalla testimonianza gioiosa di queste comunità che già vivevano l’Adorazione Perpetua.
Inoltre nel cuore di don Fabio la sensibilità e l’amore per la Santa Eucaristia erano cresciute alla scuola del nostro amatissimo Giovanni Paolo Il, allora Papa, che sempre nelle sue omelie e nei suoi discorsi promuoveva ed auspicava il diffondersi dell’Adorazione Perpetua in ogni comunità cristiana del mondo. Giovanni Paolo II avrebbe anche dedicato l’anno 2005 all’Eucarestia.
Tutto ciò fece crescere nel nostro parroco il desiderio di impegnarsi perché anche nella nostra parrocchia potesse realizzarsi l’Adorazione perpetua. Egli si mise perciò in contatto con un sacerdote “esperto” di Roma, don Alberto Pacini e lo invitò nella nostra parrocchia perché parlasse al Consiglio Pastorale e agli altri sacerdoti dei Decanato della fattibilità di questa iniziativa e dei vari mezzi necessari per attuarla.
Era il 6 dicembre 2004. Nonostante le remore di alcuni e i problemi oggettivi che si presentavano (fra questi per esempio la vera e propria ostilità di alcuni parrocchiani e le condizioni fatiscenti della Cappellina, che ormai era in disuso da vari anni e aveva bisogno di seri interventi di ristrutturazione) nonostante questi problemi don Fabio sentiva che doveva perseverare e ricorda sempre che in quel periodo fu una Parola del Signore a dargli forza e a sostenerlo “ Tuttò ciò che vuole il Signore lo compie nel mare, nei cieli, in terra e in tutti gli abissi “.
Questa Parola del salmo lo rassicurò sul fatto che, se il Signore lo voleva, l’Adorazione Perpetua si sarebbe realizzata nella nostra parrocchia nonostante le difficoltà. Don Fabio chiese ad alcuni di noi, che condividevamo questo desiderio, di pregare con perseveranza il Signore.
A tal proposito ho un bellissimo ricordo di una sera in cui ci trovammo a pregare proprio nella Cappellina, allora ancora tutta sporca e fatiscente.. .pregammo tenendoci per mano e chiedemmo con fede al Signore di benedire questa opera straordinaria e di aiutarci a realizzarla, se era la sua volontà.
Così ci mettemmo in contatto con la Congregazione di Nostra Signora del Santissimo Sacramento , che ha proprio questo carisma, di far sorgere nel mondo Cappelle di Adorazione Perpetua.
I primi di febbraio dell’anno 2005 venne nella nostra parrocchia Padre Justo lo Feudo che stette con noi più di tre mesi, accompagnandoci passo passo sia dal punto di vista organizzativo, sia dal punto di vista spirituale, facendoci proprio innamorare di questa forma di preghiera davanti al Santissimo Sacramento.
Finalmente, per grazia di Dio, il 28 maggio 2005, vigilia del Corpus Domini, abbiamo inaugurato la nostra Cappellina di Adorazione.
Oggi sono che l’Adorazione Perpetua continua incessantemente, giorno e notte, nella nostra parrocchia.Lodiamo il Signore e lo benediciamo perché è Lui che ha realizzato questa opera e continua a portarla avanti, nonostante le difficoltà che sempre si presentano.
Oggi abbiamo circa 300 persone che si alternano giorno e notte in Cappellina, altre fanno parte di quella che noi chiamiamo “Lista d’oro” e si rendono disponibili a coprire ore scoperte.
Di queste persone alcune provengono dalla nostra parrocchia, altre dal resto della città e anche dalla provincia di Trieste. Sono tutte persone innamorate del Santissimo Sacramento, che con la loro dedizione permettono che la Cappellina sia sempre aperta e che chiunque lo voglia possa sostare alla presenza dei Signore in qualunque momento.
La presenza del Signore nel Santissimo Sacramento è una fonte inesauribile di gioia, di pace, di consolazione, di pienezza di vita, di grazie e benedizioni che ognuno di noi sperimenta quando sosta ai suoi piedi.
E questo fiume inesauribile di grazie si riversa continuamente su di noi, sulle nostre famiglie, sulle persone che ci stanno a cuore, sulla città intera, in maniera misteriosa ma certa e spesso il Signore ci fa gustare i frutti di questa sua opera d’amore.
Quando faccio compagnia al Signore nella mia ora di Adorazione, sia che ascolti la sua Parola, sia che vegli pregando semplicemente accanto a Lui o mi addormenti, come i discepoli nell’orto del Getsemani, so che il Signore riversa nel mio cuore arido e vuoto di amore tutto il suo Amore pieno di misericordia e so che lì, nelle sue braccia, tutto ciò che vivrò ha un senso profondo ed un fine di bene.
10 Testimonianze sulla Settimana Eucaristica
Riportiamo qui di seguito alcune voci che parlano dal vivo, sono quelle di parroci e di laici giovani ed adulti che raccontano il loro incontro con il Signore e le loro esperienze durante e dopo una Settimana Eucaristica.
La Settimana Eucaristica è insomma un incontro che si intende fare nei luoghi stessi dove la Chiesa locale si incontra. Comunità parrocchiali cittadine o di paese, del meridione o del settentrione hanno mostrato una grande sete dell'umanità per tempi di spiritualità e per noi è una grande gioia poter condividere con chi lo desidera, o con chi non ne ha mai saputo nulla, la nostra stessa gioia, perché nasca una comunione profonda con Dio e la nostra gioia sia piena.
”...la chiesa parrocchiale resta aperta dalle 5 del mattino fino alle 24 e ognuno di noi ha scelto la sua ora preferita per stare con Gesù… io personalmente assaporo la dolcezza di Gesù, l'intimità con Lui… E' quello il momento in cui parlo con Lui , racconto di me, Lui mi ascolta, mi conforta, mi aiuta a rialzarmi: una mano forte mi solleva, mi dà forza”. C. G. Parr. Maria SS. Assunta, Armo (RC).
“Ogni volta che entravo in chiesa… mi fermavo davanti al tabernacolo e ‘meccanicamente' recitavo qualche preghiera di ringraziamento perché così mi era stato insegnato… A conclusione della settimana eucaristica… sono qui a stare in compagnia con Lui… tante volte mi capita di stare davanti a Lui… parlandogli col cuore… con il suo aiuto ed un pizzico di volontà ho modellato alcuni lati del mio carattere…” Parr. Maria SS. Assunta Armo (RC).
“La breve esperienza finora registrata induce tutti a ringraziare lo Spirito Santo per i frutti... conseguiti: molte adesioni e grandissimo entusiasmo per l'iniziativa che procura più gioia e consolazione che sacrificio… L'impegno che si è assunto… viene portato avanti con grande serenità e responsabilità…”Parroco e Comitato, Parr. S. Nicola ex Aleph, Roccella Jonica (RC).
“Ringraziamo il Signore di questa bella e importante esperienza… perché crediamo che dallo sguardo fisso su Cristo è possibile far diventare le nostre parrocchie vere scuole di comunione. Di fronte al Silenzio eloquente mi riesce difficile trovare le parole se non quelle di una profonda gratitudine a Dio per i doni di grazia che ha fatto riardere in tante nostre famiglie…” G. S., Parr. S. G. Battista, Vietri s/M (SA).
La Settimana Eucaristica è stata “vissuta come dono e grazia del Signore nostro Gesù Cristo… è stata fatta esperienza della presenza di Gesù in mezzo a noi ed è stata riscoperta la grande importanza dell'adorazione al SS. Sacramento… Adoriamo, rendiamo grazie e diamo lode a Gesù affinché: “nessun giorno (sia) senza amore e nessun istante del giorno senza Gesù Eucaristia, fatto dono all'umanità” secondo il pensiero e il progetto di Madre Letizia” Parr. S. Anna all'Oliveto, Cava de' Tirreni (SA).
“... e la partecipazione all'adorazione notturna, sulla quale nutrivamo dei timori… è stata più affollata di quella diurna. pian piano che passavano i giorni, diventava sempre più— naturale dire: 'faccio un salto in chiesa a fare compagnia a Gesù—'..." Parr. S. Pietro Apostolo, Serrone (FR).
“La settimana eucaristica che abbiamo celebrato nella nostra parrocchia… si è rivelata una scelta molto opportuna e veramente fruttuosa per la comunità… la preghiera ha profondamente colpito le persone che numerose, si sono fermate in chiesa per l'adorazione e la celebrazione eucaristica. Ho raccolto sia dai collaboratori della pastorale che da tantissimi fedeli consensi molto positivi sulla riuscita dell'intera settimana e sull'adesione all'adorazione nel futuro…” Parr. S. Domenico Soriano, Napoli.
“… l'iniziativa è stata proficua e stimolante per l'intera comunità. Da questa settimana è scaturita l'adorazione… ritengo che questa pastorale possa essere un ausilio illuminante da far conoscere e incrementare…” Parr. S. Maria di Loreto, Castelverde (RM).
“… vorrei ringraziarvi con tutto il cuore e con tutta l'anima perché mi avete fatto conoscere meglio Colui che si è offerto per noi…, mi avete fatto capire l'importanza di adorare Gesù Eucaristia… e mi avete spinto a credere nella sua efficacia con fede!” C., Parr. S.G. Battista, Pallagorio (KR).
“… custodite anche voi quello che avete seminato qui da noi nella vostra preghiera e nella vostra fedeltà di adorazione eucaristica perché il nostro inizio (adorazione perpetua) sia nella radice autentica di ciò che Dio da sempre vuole per i suoi eletti: stare davanti al trono dell'Agnello notte e giorno… vivere nel silenzio adorante, perché qualsiasi altro servizio possa essere prolungamento e ritorno a Colui che per primo si dona continuamente a noi. Nel Signore possiamo rimanere sempre cuore a cuore sapendo che in Lui nessuna fatica è vana”. Parroco S.G. Battista, Pallagorio (KR).
“… la chiesa è diventata la seconda casa dei pallagoresi; c'è una sorta di pellegrinaggio giornaliero e (sorpresa) vedo anche persone che normalmente non frequentano la messa domenicale...” Parroco S.G. Battista, Pallagorio (KR).
“… da lunedì abbiamo iniziato l'adorazione per cinque ore al giorno con una partecipazione numerosa e sentita, molto spesso è in preghiera anche il nostro parroco dando un esempio di fede…” C., Parr. SS. Vincenzo e Anastasio, Rignano Flaminio (RM)
“… quando ci è stata proposta... ci siamo dette: troppo difficile... La settimana è passata come un battito di ali, ci ha lasciato un dono prezioso. Tutti noi siamo stati scolpiti in modo diverso da Nostro Signore. Abbiamo coperto tutti i turni: cinque ore al giorno da lunedì a sabato con una affluenza non indifferente di gente...” P. O., Parr. SS. Vincenzo e Anastasio. Rignano Flaminio, (RM).
“Da qualche mese, il giovedì, la chiesa di S. Pasquale Baylon, a Chorio rimane aperta tutto il giorno fino a sera e per tutto il giorno è un andirivieni di fedeli che a turno adorano l'Eucaristia... ma la vera sorpresa sono stati i più giovani, i ragazzi... sono i più puntuali all'adorazione settimanale...”. C. M. P., Parr. S. P. Baylon, Chorio (RC).
“… il venerdì penitenziale ci riempie la chiesa di fedeli… sabato nel pomeriggio centinaia di ragazzi affollano la chiesa delle due parrocchie che spettacolo: preghiere, canti, disegni, poster… è il Gesù delle palme che viene lodato: grande comunione interparrocchiale... sabato adorazione notturna... dalle 19,30 alle 8 del mattino, Gesù Eucaristia è circondato... da giovani, mamme, uomini... la processione: è un canto, un inno all'Eucaristia: trionfa l'unità, la gioia, la commozione, alla fine la gente non vuole più partire, è commossa...” Parr. S. Nicolò, Tortorici (ME).
“E' stata una esperienza straordinaria di preghiera e di evangelizzazione. Il fine di questa Settimana Eucaristica è stata una forte chiamata –mandato all'adorazione… L'adorazione eucaristica che si è protratta per tutta la notte, partecipata al di là di ogni previsione, segno di un accresciuto desiderio in tutti di ‘vegliare' con il Signore... Il nostro vescovo, Mons. Giancarlo Bregantini... ha esortato tutti a portare avanti questa esperienza auspicando che altre parrocchie della diocesi raccolgano questa originale iniziativa. Fissare lo sguardo su Gesù Eucaristico per testimoniare con più coraggio la propria fede...”. Parr. S. Nicola, Marina di Gioiosa Jonica (RC)
KIT PER FARE L'ADORAZIONE PERPETUA NELLE PARROCCHIE