Dopo pochissimi giorni dalla inaugurazione della Adorazione perpetua a La Spezia, il Vescovo Francesco Moraglia lascia la sede vescovile di La Spezia Sarzana Brugnato per assumere l'incarico di Patriarca di Venezia.
Giunga, anche da parte nostra, un grazie di cuore e una preghiera a S.E. Rev.ma Francesco Moraglia per ciò che ha fatto nei 4 anni a La Spezia e per il suo nuovo e impegnativo incarico apostolico.
Riportiamo una parte del suo messaggio alla Diocesi :
FRANCESCO MORAGLIA
Amministratore Apostolico
della Spezia-Sarzana-Brugnato
SALUTO ALLA DIOCESI DELLA SPEZIA-SARZANA-BRUGNATO
Eccellenza,
Confratelli Sacerdoti,Diaconi,
Consacrati, Consacrate,Fedeli Laici,
Carissimi, desidero parteciparvi una notizia a me nota soltanto dalla giornata di
martedì 24 gennaio, alle ore 12,30.
Quattro anni fa, nella celebrazione eucaristica con cui iniziavo il ministero come vostro Vescovo, ponendo tutto il mio servizio nelle mani del Signore, tra le altre cose vi dicevo: «non sappiamo per quanto tempo il Signore ci darà la grazia di camminare insieme». Questo tempo, ora - dopo la decisione del Santo Padre di nominarmi Patriarca di Venezia -, è noto; sono stati poco meno di quattro anni, un periodo piuttosto breve ma per me bello, indimenticabile.
Quattro anni fa, nella celebrazione eucaristica con cui iniziavo il ministero come vostro Vescovo, ponendo tutto il mio servizio nelle mani del Signore, tra le altre cose vi dicevo: «non sappiamo per quanto tempo il Signore ci darà la grazia di camminare insieme». Questo tempo, ora - dopo la decisione del Santo Padre di nominarmi Patriarca di Venezia -, è noto; sono stati poco meno di quattro anni, un periodo piuttosto breve ma per me bello, indimenticabile.
Considero questi anni, in cui sono stato il vostro Vescovo, una vera benedizione del
Signore, un tempo in cui sempre vi ho sentiti vicini; gli anni alla Spezia hanno coinciso conl’inizio del mio ministero episcopale, i miei primi passi di Vescovo sono avvenuti qui;
anche per questo rimarrete indelebilmente nel mio cuore.
Il nostro impegno comune - del pastore e dei fedeli - è stato guardare al Signore
Gesù, il Risorto; abbiamo cercato, attraverso la Sua grazia, nonostante i nostri limiti, di
seguirlo fedelmente con tanto entusiasmo.
Ricordo, in modo particolare, i pellegrinaggi mariani del primo sabato del mese,
la bella e promettente realtà del Seminario diocesano e, ultima,
in ordine di tempo, l’adorazione perpetua diocesana, giorno e notte, per tutto
l’anno; sono convinto che l’adorazione incessante, sarà fonte inesauribile
di grazia e fecondità pastorale per la nostra Chiesa.(..)
l’anno; sono convinto che l’adorazione incessante, sarà fonte inesauribile
di grazia e fecondità pastorale per la nostra Chiesa.(..)
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