L'ADORAZIONE EUCARISTICA
PERPETUA E' DONO DI DIO - Mons. Gerardo Rocconi vescovo di Jesi
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S.E. Mons. Gerardo Rocconi, Vescovo di Jesi, ha
insistito sul fatto che l'Adorazione Perpetua è un dono che Dio ha fatto alla
Diocesi.
L'ha detto nel corso dell'omelia della Messa solenne
d'inizio. Infatti, la domenica 25 Marzo de 2012 è stata inaugurata l'Adorazione
Perpetua nella città, con Messa solenne presieduta di Mons. Vescovo e
concelebrata di sacerdoti di diverse parrocchie e del missionario della
Santissima Eucaristia. La Santa Messa fu seguita dalla processione del
Santissimo dal Duomo fino alla Chiesa dell'Adorazione (piazza della Repubblica)
per la sua intronizzazione in adorazione perpetua. Hanno partecipato della
cerimonia gran parte degli quasi 600 adoratori iscritti.
Mons. Rocconi ha definito l'adorazione come un
accompagnare Gesù, uno stare con Lui.
Nella lettera indirizzata a tutti gli adoratori, aveva
già detto: "Anzitutto voglio esprimere tutta la mia gratitudine al Signore
per il dono dell'Adorazione Perpetua nella nostra città. Sì, perché prima di un
nostro impegno, io vedo in questa possibilità che ci è offerta un atto di amore
del Signore che ci invita a stare con Lui, a riposarci in Lui, a vivere un
momento intenso di colloquio adorante.
Ringrazio anche tutti coloro che hanno accolto
l'invito all'Adorazione. Sarà un momento in cui ognuno potrà sperimentare la
bellezza della vicinanza del Signore.
Ma l'adorazione ha molteplici significati. Ne
parleremo a lungo, perché mi riprometto di scrivere mensilmente una lettera
agli adoratori. Per ora voglio sottolineare il grande ruolo di
"intercessori" che gli adoratori si assumono.
La fondamentale intercessione è quella di Gesù presso
il Padre: Gesù, nostro avvocato, supplica e offre se stesso per la salvezza di
tutti. Gli adoratori sono chiamati ad associarsi a Gesù perché nessun fratello
vada perduto, perché ogni grazia venga concessa a questa nostra Chiesa Jesina,
perché ogni famiglia apra la casa a Cristo, perché ogni giovane accolga la
proposta del Signore a fare dono della vita.
Ma prima di tutti, saranno gli stessi adoratori a
sperimentare i doni che il Signore vuol fare. Avranno il dono di uscire dalla
Chiesa con il cuore rinnovato e il volto radioso per essere in mezzo ai
fratelli testimoni di quel vangelo che salva. Infatti adorare è guardare Gesù
con stupore e meraviglia, nella consapevolezza che il Signore è capace di fare
cose grandi in chi lo accoglie.
Non so come e quando sperimenteremo i doni del
Signore. Ma so che ci saranno e saranno abbondanti. Sono certo che il primo
dono sarà l'avvicinarsi di fratelli ora al margine. Una chiesa sempre aperta,
infatti, è il segno di una Comunità accogliente che indica Gesù come Colui nel
quale è possibile trovare un senso per la propria vita.
La prima adoratrice è Maria Santissima: Lei, inondata
dalla grazia di Dio, ha innalzato il suo cantico di lode, meraviglia, gioia. A
Lei affido la gioiosa fatica che iniziamo."
La chiesa di Adorazione Perpetua di Jesi è la quinta
nelle Marche. Le altre quattro, in ordine di inaugurazione, sono Urbino, Ascoli
Piceno, Ancona e Senigallia
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