mercoledì 14 settembre 2011

QUALI SONO I FRUTTI ... E GLI ONERI DEL PASTORE

I FRUTTI E.....GLI ONERI DEL PASTORE che

accetta  l'ADORAZIONE PERPETUA nella sua chiesa


Iniziamo ad analizzare i timori che sovvengono
nella mente del Pastore di una comunità,
a cui viene proposto di iniziare l'esperienza
dell'adorazione eucaristica perpetua.

Egli è abituato a portare il peso di chi difficilmente si
lascia coinvolgere in iniziative, nascono subito
interrogativi: sarà problematico portare avanti la
struttura, assicurare le aperture notturne e
diurne, se manca qualcuno cosa succede…
come combinare l’adorazione con la vita
pastorale della Parrocchia… se i laici si
stancano… e mille altri dubbi e incertezze.

 In realtà la struttura è organizzata in modo tale,
che il peso portato da ognuno è minimo ed il
tutto è condiviso dai laici, il parroco deve solo
incoraggiare il culto all’Eucaristia, fidandosi
di Dio e stupendosi nel constatare le meraviglie
che egli opererà nei suoi parrocchiani, della
crescita che avverrà in loro e degli immensi
frutti che ne nasceranno, per il proprio
ministero sacerdotale e per il popolo di Dio
assetato di spiritualità.
 Ed ora vediamo anche ...
QUALI FRUTTI PORTA L’ADORAZIONE EUCARISTICA PERPETUA

E’ fondamentale comprendere che i frutti
che una cappella di Adorazione Eucaristica
Perpetua porta, ripagano la fatica e
l’impegno profusi nell’istaurarla e
mantenerla in essere.

1. La presenza di centinaia di persone che
partecipano attivamente alla vita della
Parrocchia, chi prega infatti scopre la
bellezza e la ricchezza dell’incontro con
Dio e certamente desidera di poterlo
conoscere sempre più e matura il desiderio
di una vita più seria e fedele al Battesimo.

2. Una preghiera incessante che sale a
Dio di giorno e di notte per il bene di tutta
l’umanità. I frutti di questa preghiera non
solo si riversano su ciascuno dei
partecipanti, ma anche sulle loro famiglie,
conoscenti, comunità di appartenenza e su
tutta l’umanità, affinché si risanino i
conflitti e le aggressioni del male siano
arginate e nasca una nuova primavera
dello Spirito.

3. Un’oasi di preghiera per persone di
qualunque razza, ceto, età, vicine o lontane
dalla fede. In una silenziosa cappella di
Adorazione Eucaristica Perpetua, di fronte
al Signore della vita, è stupefacente vedere
quante persone anonime passano e
trascorrono del tempo considerevole
immerse nel loro mondo interiore. Persone
giunte anche da luoghi distanti, invitate da
amici, oppure giunte “per caso”, attratte da
una forza invisibile ed irresistibile…

4. Un servizio di ascolto, e guida spirituale
e ore di confessioni, con tante conversioni.
E’ impressionante accorgersi di come un
luogo del genere diventi un polo di
attrazione anche per chi è lontanissimo dalla
fede, poi un giorno nasce il desiderio di
riaccostarsi a Dio tramite il ministero della
Chiesa… la Confessione, la celebrazione dei
sacramenti… un risveglio del senso di
appartenenza al corpo di Cristo…
incontrando una comunità accogliente ed un
sacerdote disponibile ad ascoltare.

5. Un centro di ascolto e orientamento
vocazionale, dal confronto con Dio ed
ascolto silenzioso con lui, nasce e si sviluppa
nel cuore dell’orante, la chiamata a seguire il
creatore, obbedendo al suo progetto d’amore
e attuando la propria personale chiamata alla
vita di coppia o alla consacrazione…

6. Un centro di ascolto per chi è smarrito e
solo. Oggi nell’era della grande
comunicazione e dell’abbondanza dei mezzi
di comunicazione non si comunica più, non
c’è spazio per le relazioni umane
interpersonali… quanta solitudine, quanto
vuoto quanta disperazione. Intorno alla
cappella di Adorazione Eucaristica Perpetua
si sviluppa spesso la possibilità di dare
ascolto a chi lo cerca, magari come effetto
dell’incontro con il Dio presente
nell’Eucaristia.

7. La presenza di movimenti ecclesiali, che
secondo il loro carisma si esprimono in
momenti di preghiera. Tutti scoprono l’unità
intorno a Cristo Eucaristia. Tutti sono “uno”
in quell’unico Pane e si superano così in
modo spontaneo tutte le divisioni.

8. Dalla preghiera incessante nasce una
comunità che si rigenera perché chi incontra
Dio sente naturale il desiderio di parlare di
Lui (evangelizzare), inoltre nella preghiera ci
si rafforza nel proprio rapporto con Dio.

9. La cappella di adorazione offre una sosta
nel cammino frenetico della vita, per poter
riscoprire se stessi nell’incontro con Dio, per
riacquistare pace interiore, per placare il mare
tempestoso dei propri sentimenti e ritrovare il
retto cammino.

10. Un luogo per sperimentare l’amore
Salvifico, che si manifesta nell’ascolto di Dio
presente nell’Eucaristia. La certezza di essere
amati è la consolante necessità di ognuno,
nell’adorazione si sperimenta questa realtà,
che giorno dopo giorno diventa come una
certezza.

Al servizio dell'adorazione eucaristica perpetua



di don Giovanni Lo Sapio*

ROMA, venerdì, 11 marzo 2011 (ZENIT.org).-

Il Coordinamento Nazionale per l’Adorazione Eucaristica Perpetua nasce dal desiderio di servire le diverse realtà presenti in Italia e che rappresentano quella “primavera eucaristica”, che il Papa Benedetto XVI vede nella Chiesa.

 Il movimento eucaristico negli ultimi 20 anni ha subito un colpo d’acceleratore grazie ai tanti doni che lo Spirito Santo ha seminato ovunque. Sempre più forte si percepisce una domanda di spiritualità che sazi la fame di Dio presente nel cuore di ogni uomo, sempre più forte è il grido dell’uomo che cerca autenticità e forza per la propria vita in questo tempo di crisi e disorientamento.

Tante domande, una sola risposta: Gesù Eucarestia! In questo contesto matura l’esigenza di “mettersi insieme”, non è più il tempo di navigatori solitari, solo insieme possiamo fare qualcosa di bello per Dio e per gli altri. In diverse parrocchie italiane lo Spirito ha suscitato il dono dell’adorazione eucaristica perpetua, lo Spirito che opera per il bene di tutti ha spinto le comunità a “mettersi insieme”, per essere lievito e testimonianza che solo davanti a Gesù Eucarestia tutto ritorna al proprio posto.

 L’adorazione eucaristica perpetua è un progetto per rinnovare le parrocchie, nasce dalla parrocchia per la parrocchia, per riportare la pastorale all’Essenziale, per ricentrare tutto partendo da Gesù Cristo.
Un progetto per combattere quel terribile male che è l’individualismo tra presbiteri, tra parrocchie, tra associazioni, tra movimenti. Rimettere l’Eucarestia al centro dei progetti pastorali, perché è Lui che fa la pastorale. Spesso siamo concentrati troppo su noi stessi, siamo preoccupati dei nostri progetti pastorali, della nostra vita all’interno delle parrocchie, dimenticando che siamo per il mondo.

Rimettere l’Eucarestia al centro vuol dire recuperare la coscienza missionaria, come afferma Benedetto XVI: “Solo una vita autenticamente eucaristica è una vita missionaria”. (Alla Comunità dell’Emanuel 03/02/2011); dunque aprirci al mondo, aprire la porte delle nostre chiese. Queste spinte hanno fatto scaturire il bisogno di un Coordinamento Nazionale tra le diverse parrocchie e comunità che hanno avuto la grazia di imbattersi nell’adorazione eucaristica perpetua, un bisogno che nasce dal desiderio di dare risposta ai continui inviti del magistero che a più riprese, con forza, ha chiesto che: “Nel limite del possibile, soprattutto nei centri più popolosi, converrà individuare chiese da riservare appositamente all’adorazione perpetua” (Sacramentum Caritatis n°67).

Ancora Giovanni Paolo II chiedeva ai Pastori: “Di incoraggiare il culto eucaristico, particolarmente le esposizioni del Santissimo Sacramento” (Ecclesia de Eucarestia n°25), e ancora affermava: “spero che questa forma di adorazione perpetua, con esposizione permanente del Santissimo Sacramento continui in futuro. Spero che l’istituzione dell’adorazione eucaristica perpetua si manifesti in tutte le parrocchie e comunità cristiane del mondo”(al 45° Congresso Eucaristico Internazionale di Siviglia, 1993). Dai tantissimi incoraggiamenti del magistero ci siamo sentiti interpellati e spinti a portare avanti il nostro impegno perché la “chiesa vive dell’Eucarestia”.

Dunque il Coordinamento Nazionale vuole essere un piccolo strumento al servizio della chiesa in Italia per dare il proprio contributo nel promuovere il Movimento Eucaristico. In Italia l’adorazione eucaristica perpetua è presente in circa 50 parrocchie con oltre 15 mila adoratori, che hanno scelto di vivere la propria vita offrendo un’ora a settimana alla presenza di Gesù Eucarestia in adorazione.

Come associazione, aderiamo alla Federazione Mondiale delle Opere Eucaristiche della Chiesa, riconosciuta e approvata dal Pontificio consiglio per i laici il 22 gennaio 2009, la quale è sorta con lo scopo di:

A) Incoraggiare, stimolare e propagare il culto del Santissimo Sacramento, sia per mezzo dell’Adorazione Notturna, che per mezzo di qualsiasi altra forma, in accordo con la gerarchia ecclesiastica.
 B) Collaborare con i suoi membri alla formazione di nuove associazioni di fedeli con lo stesso obiettivo e fini.
C) Utilizzare tutti i mezzi di comunicazione di massa, per diffondere il culto Eucaristico. (Art 6 dello Statuto).

Obiettivo del coordinamento è costruire una rete tra tutte le realtà eucaristiche italiane, puntando a far nascere in ogni diocesi (o almeno in ogni regione) un incaricato per l’adorazione eucaristica perpetua, così come chiesto nella Nota esplicativa del documento dell’8 dicembre 2007 della Congregazione per il clero sull’Adorazione Eucaristica per la santificazione del Clero.

 Negli ultimi cinque anni abbiamo visto raddoppiarsi il numero delle chiese di adorazione eucaristica perpetua, abbiamo visitato varie Diocesi e Vescovi, incontrato il Clero e promosso decine di settimane eucaristiche. Abbiamo celebrato due Convegni Nazionali: a Roma e Pompei, pubblicato gli atti e siamo impegnati nella preparazione del III Convegno Nazionale che faremo a Loreto e daremo il nostro contributo al 25° Congresso Eucaristico Nazionale di Ancona.

Curiamo i contatti attraverso il sito: http://www.adorazioneperpetua.it/ attraverso il quale cerchiamo di: “fare famiglia” e divulgare la spiritualità eucaristica. Abbiamo soprattutto cercato di rafforzare i vincoli di comunione tra tutti gli adoratori, condividendo esperienze e promuovendo il grande dono dell’adorazione eucaristica perpetua.

Il coordinamento nazionale non è un altro organismo, non è un altro movimento, non sostituisce alcuna realtà eucaristica, non vuole appropriarsi di altre identità, non vuole fagocitare o annullare altre esperienze. Il coordinamento vuole solo essere uno strumento al servizio della comunione del movimento eucaristico, essere “sovrabbondanza d’amore” per aiutare le comunità cristiane a diventare autentiche scuole di preghiera e casa di comunione, per rispondere alle sfide del nostro tempo e testimoniare la gioia che l’adorazione eucaristica perpetua è “un’avventura senza ritorno” proiettata verso il Cielo.
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*Don Giovanni Lo Sapio, Coordinatore Nazionale dell'Adorazione Eucaristica Perpetua.

 

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